Formula1 Passione

McLaren MP4/30

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mauriturbo
view post Posted on 29/1/2015, 09:45     +1   -1




 
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mauriturbo
view post Posted on 29/1/2015, 10:07     +1   -1




 
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mauriturbo
view post Posted on 29/1/2015, 13:21     +1   -1






C'era grande attesa oggi per vedere le forme della McLaren MP4-30, la prima monoposto della seconda era Honda della squadra di Woking, ma anche della seconda era di Fernando Alonso, tornato con grandi ambizioni dopo cinque anni alla Ferrari.

Ecco la prima immagine della vettura, che a sorpresa ha ancora una livrea color argento. Durante l'inverno, infatti, si era parlato molto della nuova colorazione, che si pensava avrebbe cambiato tinte per evitare di continuare a rimandare al lungo legame con la Mercedes.

Si era vociferato di bianco per rendere omaggio alla Honda, ma anche del tradizionale arancione McLaren. Alla fine invece, non essendoci ancora un main sponsor, ecco ancora una volta il grigio.

A breve vi forniremo una descrizione più dettagliata della vettura che debutterà domenica a Jerez proprio con Alonso, intanto eccovi la prima foto.

mclaren-mp4-30-honda-436x291
 
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ric cardo
view post Posted on 29/1/2015, 13:31     +1   -1




MP4-18 C, McBull

ok la macchina c'è, si è accesa, adesso speriamo riesca a girare
 
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mauriturbo
view post Posted on 29/1/2015, 14:30     +1   -1




Io la chiamo RedMec.... :lol: :lol: :lol: :lol: ;) ;) ;)

Pance molto piccole....almeno sembra. :B): :B):

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presentazione-mclaren-honda-mp4-30-55541

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Ecco la McLaren-Honda MP4-30. Anche il team di Woking non si è sottratto alla moda di lanciare la nuova monoposto via web e si è mostrata in ritardo, facendo la prima figura barbina della stagione. E già dalle prime immagini si è notato il primo colpo di scena: la macchina che farà il suo debutto nei test di Jerez domenica 1 febbraio con Fernando Alonso ha mantenuto una colorazione argento, anche se di una tonalità più scura di quella a cui eravamo abituati.

COSTRUITA INTORNO AL MOTORE HONDA
La McLaren, quindi, a dispetto dalle voci è rimasta molto simile a sé stessa. Il team di Ron Dennis ha concluso la stagione 2014 al quinto posto della classifica Costruttori disponendo della migliore power unit in circolazione, quella Mercedes, e ora inizia un nuovo cammino con la Honda che fa il suo ritorno in F.1 ricominciando tutto da zero.

SARA’ UNA STAGIONE DI TRANSIZIONE PER IMPARARE
La stagione 2015, quindi, sarà interlocutoria: la squadra dovrà dimostrare di avere ancora le qualità per essere un top team a dispetto del blasone che non si discute e i giapponesi dovranno superare le incognite di si approccia all’ibrido in Formula 1 non avendo alcuna esperienza in materia. La messa in moto festeggiata in settimana lascia intendere che i guai di elettronica che avevano afflitto la MP4-29H nei test di Abu Dhabi siano stati risolti.

A WOKING C’E’ LA TROIKA: GOSS, MORRIS E PRODROMOU
La MP4-30 è il frutto del lavoro di una troika: Tim Goss, direttore tecnico, Matt Morris, responsabile dei processi, e Peter Prodromou, l’aerodinamico ex Red Bull Racing che ha preso in mano il progetto a metà settembre, cambiandone la filosofia un po’ alla volta. Chi si aspettava un forte impronta Red Bull probabilmente è rimasto deluso, perché la nuova macchina è la figlia diretta di quella dello scorso anno.

IL MUSO E’ A “PAPERA”, NON C’E’ IL BULBO RED BULL
Il muso è schiacciato e basso in stile Lotus e, almeno per il momento, ha rinunciato al “bulbo” che potrebbe comparire più avanti nella stagione con i pacchetti di sviluppo che sono già stati programmati. Si armonizza bene con la parte anteriore della scocca che non mostra alcun S-duct (il passaggio d’aria dalla parte inferiore del muso a quella superiore del telaio), ma sembra più alta di quella dello scorso anno, ma con uno scavo maggiore nella zona sotto alle gambe del pilota. L’ala anteriore che è stata mostrata è quella che era già stata “bocciata” nelle prove libere del Gp di Abu Dhabi, ma aspettiamoci dei profili più evoluti a partire dalla seconda sessione di test in programma a Barcellona.

SOSPENSIONE ANTERIORE PUSH ROD
La sospensione anteriore ha mantenuto lo schema push rod: Peter Prodromou ha voluto quasi allineare il braccio dello sterzo a quello del triangolo superiore per evidenti ragioni aerodinamiche, mentre le brake duct sono un qualcosa di già visto in attesa delle novità.

BOCCHE PIU’ LARGHE, MA LA PANCIA POI SI STRINGE
La pancia ha una bocca triangolare per portare l’aria ai radiatori che sembrano tornati ad essere in una posizione più tradizionale, dopo la scelta fatta l’anno scorso di montarli paralleli al senso di marcia. La portata della presa pare sia leggermente aumentata, così come la massa radiante necessaria a raffreddare il V6 Turbo Honda siglato RA615H. Sono scomparse le “ciminiere” che sfogavano l’aria calda ai lati delle bocche, segno che i target di raffreddamento dovrebbero essere stati raggiunti senza dover ricorrere a degli orpelli che sporcano l’andamento dei flussi. L’aspetto interessante è che la fiancata, subito dietro ai radiatori, degrada in modo molto più netto rispetto al 2014. E in quest’area si vede la matrice Red Bull Racing che è stata importata dal capo aerodinamico.

PETER CERCA L’EFFICIENZA AERODINAMICA
A dispetto della monoposto dello scorso anno che era stata improntata alla ricerca del massimo carico aerodinamico, la MP4-30 si è votata ad una filosofia progettuale esattamente opposta: l’obiettivo, infatti, è la ricerca dell’efficienza grazie alla quale dovrebbe essere possibile puntare a più alte velocità massime alla speed trap e a una riduzione dei consumi grazie in virtù di una minore resistenza all’avanzamento.

IL MOTORE JAP DEVE RESPIRARE
Il cofano motore è sormontato da uno snorkel che sembra più grande di quello 2014, segno che il motore Honda ha bisogno di “respirare”, ma guardando le fotografie abbiamo notato che l’airbox è diviso in due: è probabile che la porzione inferiore serva a raffreddare alcuni componenti.

NON C’E’ PIU’ LA SOSPENSIONE A SARACINESCA
La sospensione posteriore resta pull rod, ma la sensazione è che Prodromou abbia voluto alzare i bracci per lasciarvi sotto un ampio passaggio di flussi che consenta al diffusore posteriore di generare il massimo carico. Sono scomparse le “saracinesche” che hanno caratterizzato la MP4-29: è curioso, infatti, che i bracci posteriori abbiano una sezione molto stretta che rivela il cambiamento di pensiero progettuale e colpisce il fatto che il braccio di convergenza sia così in vista, mentre in altre esecuzioni avevamo visto la volontà di carenarlo.

ATTACCO DELL’ALA POSTERIORE IN STILE WILLIAMS
L’ala posteriore è vecchia, montata giusto per la presentazione, ma non deve sfuggire il fatto che non ci sia il mono-pilone a reggerla: i tecnici McLaren hanno deciso di sperimentare la soluzione che è stata introdotta lo scorso anno dalla Williams e dalla Toro Rosso. La squadra di Faenza l’aveva poi ricusata, mentre quella di Grove ne ha fatto un punto fermo del suo progetto. Le due paratie laterali, infatti, hanno funzione portante e si incardinano a due profili alari aggiunti sopra al diffusore. La soluzione dà vantaggi di natura aerodinamica, ma costa in termini di peso. Stando alle indiscrezioni la MP4-30 dovrebbe essere leggermente più lunga di passo.

TURBO IHI DI TIPO AERO
Del motore Honda siglato RA615H non si sa molto: dovrebbe avere turbina e compressore vicini come Renault e Ferrari. I giapponesi hanno scelto una turbina grande IHI di derivazione aeronautica per sfruttare al massimo il recupero di energia prodotto dall’MGU-H. Lo scambiatore di calore del compressore è di tipo aria-aria, mentre tutta l’elettronica è stata sviluppata dalla McLaren Applied Techologies, che già fornisce a tutte le squadre la centralina unica FIA. Sulla MP4-30 c’è anche un pezzo d’Italia: l’iniezione diretta è fornita dalla Magneti Marelli con un impianto che già funziona a 500 bar di pressione che è il limite fissato dal regolamento.
 
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mauriturbo
view post Posted on 29/1/2015, 16:47     +1   -1




24enzoh

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :o: :o: :o: :o:
 
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ric cardo
view post Posted on 29/1/2015, 17:49     +1   -1




pare più corta di passo ma più lunga di telaio

quello che mi sorprende è il posteriore stretto... strettissimo, boh?!?!

fusione fredda
 
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mauriturbo
view post Posted on 29/1/2015, 18:53     +1   -1




Il turbone honda poco esigente come raffreddamento? :B): :B): :B):
 
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ric cardo
view post Posted on 29/1/2015, 19:41     +1   -1




ma anche la parte ibrida che non scalda eccessivamente?

poi vedremo la definitiva a melbourne
 
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mauriturbo
view post Posted on 29/1/2015, 20:01     +1   -1




CITAZIONE (ric cardo @ 29/1/2015, 19:41) 
ma anche la parte ibrida che non scalda eccessivamente?

poi vedremo la definitiva a melbourne

Una Newueyata...... :B):
 
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Mauri-RD
view post Posted on 29/1/2015, 22:55     +1   -1




:/rd-applausi*: :/rd-applausi*: :/rd-applausi*: :/rd-applausi*:

Bella come al solito, la colorazione se rimane questa mi gusta!

ora attendo con ansia domenica quando scenderà in pista con Alonso, spero che da subito inizi a percorrere moltissimi giri utili per capire e raccogliere dati!

Che dire "Auguri di un buon debutto a Jerez"!!!!! :/rd-fum:
 
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mauriturbo
view post Posted on 31/1/2015, 14:04     +1   -1




Se la McLaren e la Honda ha voluto Alonso per tornare a vincere, Forghieri è di parere diametralmente opposto: “Se per tre o quattro stagioni di fila la macchina ha gli stessi problemi, vuol dire che non si sviluppa nella direzione giusta, e la colpa è del pilota”, ha dichiarato in un’intervista concessa a Fabrizio Corgnati, indicando nella mancanza di un altro Schumacher il problema della Ferrari nelle ultime stagioni. “Alonso è un grandissimo corridore, ma non è un buon collaudatore. Ogni anno, quando gli davano la macchina in mano, diceva che tutto era perfetto, poi dopo qualche mese cominciava a parlarne male. Il vero campione è quello che gestisce la squadra”.

Una critica diretta, che Forghieri si augura non sia da rivolgere anche a Vettel, in virtù dei quattro titoli raccolti dal tedesco: “È nato agonisticamente in Italia, alla Toro Rosso. Conosce i nostri pregi e i nostri difetti e non dovrebbe trovarsi in difficoltà dal punto di vista umano. Oltretutto, non si diventa campioni del mondo quattro volte senza avere una certa sensibilità per la macchina. Si possono avere i simulatori e i computer più avanzati del mondo, ma chi giudica davvero la macchina è il pilota in pista”.
 
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mauriturbo
view post Posted on 16/2/2015, 18:19     +1   -1




A guardarla, la McLaren MP4/30 stupisce per quanto rastremata sia la zona posteriore, indizio di una cura aerodinamica estrema. Ma saprà combinarsi con la necessaria affidabilità, il disegno pensato da Peter Prodromou? Secondo Ron Dennis, «nella progettazione della Mp4-30 sono stati presi rischi calcolati, sappiamo esattamente dove siamo e dove possiamo arrivare». Con tutta l’indulgenza del caso per la Honda, se anche a Barcellona i test dovessero andare a singhiozzo, non sarebbe certo un segnale rassicurante in vista della gara inaugurale a Melbourne, lontana meno di un mese.

«Credo che ci vorranno tre Gran Premi per avere una piena conoscenza della macchina, ma sono comunque ottimista sulla riuscita del progetto. La riduzione degli ingombri è stata estrema e ora ci troviamo a dover gestire le conseguenze di questa scelta: sfrutteremo i prossimi test per risolvere tutto. Devo ringraziare Peter Prodromou per aver creato questo capolavoro», ha dichiarato Dennis.

Dovesse rivelarsi veloce, in fondo l’affidabilità sarebbe un particolare “secondario”, probabilmente più semplice da risolvere che non una situazione inversa, nella quale la macchina va come un orologio ma inesorabilmente lenta. Guardare al 2014 di Red Bull e Ferrari rende piuttosto bene il concetto. Di certo, la specifica di motore usata a Jerez è ben distante da quella definitiva: «È tre evoluzioni indietro rispetto a quella che avremo al via del mondiale, quindi siamo nel pieno dello sviluppo: la nuova macchina saprà stupirvi».

Non c’è, tuttavia, solo il tema power unit al centro dell’evoluzione del progetto. Dopo aver proposto sulla MP4-29 i bracci delle sospensioni posteriori a saracinesca (o a farfalla), quest’anno si è optato per una forma convenzionale. In realtà, il direttore dell’ingegneria Matt Morris spiega come il disegno si presti a molteplici configurazioni: «Abbiamo disegnato una sospensione posteriore che ci dà l’opportunità di fare diverse cose. Al momento non gireremo con la specifica vista l’anno scorso, ma il layout ci consente di avere flessibilità se volessimo provare soluzioni diverse». Tra i benefici supposti dello schema 2014 si avrebbe soprattutto maggior carico aerodinamico alle basse velocità.

f.p.
 
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ric cardo
view post Posted on 16/2/2015, 23:08     +1   -1




soluzione a calabrone no???

ricerca della velocità, l'affidabilità in seguito, pienamente d'accordo, considerando quanto questo fa incazzare il 14 che ha sempre cercato l'opposto
 
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mauriturbo
view post Posted on 17/2/2015, 18:28     +1   -1




Oggi, come ha confermato il team di Woking tramite il suo profilo ufficiale Twitter, si replica, ma questa volta sarà Fernando Alonso a calarsi nell’abitacolo della monoposto spinta dal V6 Honda. Per quanto riguarda le notizie trapelate circa la prova effettuata ieri a Montmelò non si sa effettivamente molto, ma le diverse indiscrezioni apparse sui media spagnoli questa mattina riportano di una McLaren che non avrebbe coperto moltissimi giri. Il quotidiano El Mundo Deportivo ha scritto che la monoposto inglese avrebbe coperto “a malapena una mezza dozzina di giri” durante il primo giorno di riprese, mentre il suo omologo AS parla di appena due tornate completate. Infine Marca, che non fornisce numeri, aggiunge che la vettura “non avrebbe mostrato chiari segni di miglioramento”.

Ovviamente trattandosi di rumors questi ultimi sono da ritenersi tali, pensando anche che una squadra che si impegna per effettuare le suddette riprese può percorrere in occasione di questi eventi un massimo di 100 chilometri per volta. Andando sul pratico, se il Circuit de Catalunya misura 4.655 metri, venti giri sono circa 93 chilometri. Quindi ventun passaggi rappresentano il limite fisico di questa prova, che in fondo resta un evento promozionale durante il quale si è probabilmente cercato di guadagnare il tempo perduto e testare le modifiche apportate dopo i guai patiti in Andalusia. A fare il paio con questa teoria anche le ultime indiscrezioni apparse sul web e che riferiscono di un filming day andato secondo i programmi del team nella giornata di ieri. In tal senso il giornalista britannico Chris Medland scrive che il lavoro in pista è stato già tutto completato e che la Honda sarebbe soddisfatta del risultato ottenuto, tanto che oggi ci sarà solo una seduta statica per le riprese dedicate ai piloti.

FP | Luca Ferrari
 
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161 replies since 29/1/2015, 09:45   800 views
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